Il poleo o il poleo dell’ acqua Mentha pulegium) è una delle zecche non ibride più conosciute. Questa pianta ha proprietà medicinali . Il nome specifico puleggium deriva dal latino pulex (flea) e si riferisce al fatto che prima, tracce di olio venivano bruciate nelle case per tenere lontani questi insetti caratteristici. La sua distribuzione copre l’ intera penisola iberica, che si estende attraverso il Mediterraneo (tra cui Maiorca e Minorca) e l’ Asia occidentale. E’ comune in luoghi montuosi umidi e vicino ai fiumi.
Caratteristiche dell’ impianto
È un’ erba perenne alta circa 45 cm, monoica, radice rizomatosa (stolonata) e fusto quadrangolare. Le foglie hanno un colore verde intenso (per l’ alta concentrazione di clorofilla), sono opposte, lanceolate e seghettate dal margine. Non hanno speroni e abbiamo trovato brattee sulle infiorescenze. I fiori sono rosa, piccoli, zigomorfi e bilabiati (due labbra: una superiore e una inferiore).
La corolla è composta da 5 petali saldati e anche il calice di 5 sepali saldati. Androceo ha 4 stami nel labbro superiore. La gineceo è bicarpellate e con ovario super, che quando matura darà il frutto corrispondente: nucleo (piccolo nuovo) o tetranucula. Il set di fiori forma un’ infiorescenza globosa nei vortici (per pavimenti). Il periodo di fioritura va da giugno a ottobre.
La foglia di Poleo è la grande fonte di nutrienti
La parte più comunemente usata della pianta del poleo è la foglia (anche se l’ intera pianta può essere utilizzata) che contiene principalmente pulegone, mentolo e altre sostanze terpeniche come il mento, e isomentone (in piccola proporzione). La combinazione dà un effetto carminativo (facilita l’ espulsione dei gas intestinali e digestivi) così come emenagogo, in quanto è in grado di regolare le mestruazioni.
In condizioni bronchiali lievi ha anche qualche azione espettorante e antitussiva (topicamente). Viene utilizzato negli infusi come rilassante e favorisce l’ espulsione della placenta dopo il parto. Nel cibo è usato per la sua proprietà aromatica, che lo rende anche utilizzato nell’ industria per prevenire l’ alitosi e nel dentifricio come rinfrescante.
Il suo uso non è raccomandato in determinate condizioni
L’ uso di poleo non è consigliabile per le persone affette da disturbi epatici, poiché il pulegone – che è il principio attivo in concentrazione più elevata – ha un effetto altamente epatotossico. Si estrae anche un olio essenziale che presenta questa tossicità per il fegato e i polmoni, oltre ad essere abortivo negli animali.